Bar & Commestibili, dove le pause sono deliziose bolle di sapone

(Articolo scritto in collaborazione con ShaveIce.it)

Le nostre vite quotidiane sono così frenetiche e dense di impegni lavorativi, che viviamo di pause. Viviamo nell’attesa che arrivino, e quando finalmente ne possiamo godere respiriamo ogni loro più piccola essenza, come un profumiere alle prese con la realizzazione della fragranza perfetta. Perché è in quelle pause che sentiamo di poter essere noi stessi e di poterci rilassare. Relax, questo sconosciuto, chi può permettersi di rilassarsi alzi la mano! Ed è proprio per questo, che ci meritiamo pause magiche, piacevoli, leggere. Pause come bolle di sapone. In cui viziarci, coccolarci, sentirci un po’ ingenui come bambini.

Prendersi una pausa tra le quattro mura domestiche, è facile: birra, pizza, coccole sul divano insieme al marito, Netflix, et voilà, persino la Strega Rossella col suo strambo calderone non potrebbe fare di meglio. Ma se dobbiamo prenderci una pausa fuori casa, il discorso cambia, soprattutto se si tratta di una pausa pranzo, che implica un bar, un ristorante, un punto ristoro. Il discorso cambia perché potete scegliere tutti gli ingredienti che volete, ma se la formula non viene condita con un po’ di gentilezza, potete stare certi che non funzionerà affatto.

Entrare in un bar o in un ristorante dove la gentilezza non è minimamente contemplata, può voler dire solo una cosa: disastro. Perché le bolle di sapone sono magiche, ma fanno anche presto a scoppiare. Sarebbe bello avere una bacchetta o un po’ di polverina magica per rendere gentili tutti coloro che hanno un punto ristoro. Se ne avete una, vi prego di prestarmela. Dato che non la possiedo però, devo fare affidamento sulla gentilezza vera, quella pura. Io lo conosco un posto dove gentilezza e cordialità la fanno da padroni. C’è chi lo chiama Bar & Commestibili, che effettivamente è il suo nome. C’è chi, come me, semplicemente dice “vado da Franco a pranzo”.

Non si trova proprio sulla strada migliore del mondo, su quel viale che conduce a Marina di Pisa così trafficato, così pericoloso, dove sin troppi guidatori viaggiano in modo sconsiderato. Varcando la soglia di questo piccolo ristoro, a metà strada tra la città e il mare, si ha come la sensazione però di essere altrove. Dove? Non saprei dirlo. Quando mi sento così, come fossi in un non-luogo, io sono felice, perché vuol dire che ho trovato la mia dimensione.

I proprietari sono due veri personaggi, entrambi stravaganti anche se in modi completamente diversi tra loro, complementari come due comici sopra al palco del teatro, complici. Sono gentili e si ricordano ogni volto, ogni storia, ogni curiosità. Attenti al cliente in un modo che quindi è quasi maniacale, ma non c’è nulla di costruito, è naturalezza e gentilezza allo stato puro. E poi, i prodotti. Le paste per la prima colazione, fatte da loro, sono semplicemente squisite, i primi piatti deliziosi, specialmente a mio avviso quelli di pesce, la birra è sempre fresca, la schiacciata da trasecolare. Insomma, ma cosa state aspettando? Siete ancora lì davanti allo schermo del computer?